Sono terminati gli interventi di manutenzione idraulica ordinaria realizzati dal Consorzio di Bonifica a Sud di Anagni sull’alveo e sulle sponde del Torrente Rio nei comuni di Montelanico e Anagni, per uno sviluppo complessivo di circa 10 km.
Un intervento di rilievo, strategico per la sicurezza del territorio, che ha riguardato la ripulitura dell’alveo e delle sponde dalla vegetazione infestante e dalle alberature divelte che ostacolavano il regolare deflusso delle acque, oltre alla rimozione dei sedimenti accumulati e alla riprofilatura del corso d’acqua.
L’attività, eseguita nell’ambito del Servizio Pubblico di Manutenzione, ai sensi della L.R. 53/98 art. 35, è finalizzata a garantire non solo la sicurezza idraulica del territorio ma anche quella delle infrastrutture viarie, tra cui la Strada Statale Carpinetana, oltre a tutelare numerose aziende agricole presenti nelle aree interessate.
La manutenzione ha interessato anche tutti i fossi secondari ricadenti nel bacino idraulico del Torrente Rio, per assicurare il corretto funzionamento dell’intera rete scolante.
Parallelamente proseguono gli interventi nel Torrente Alabro nel Comune di Ferentino e sono stati avviati i lavori di sfalcio e risagomatura del Fosso Rio S. Maria nel territorio di Anagni, sempre da parte del Consorzio e sempre nell’ambito del Servizio Pubblico di Manutenzione previsto dalla L.R. 53/98 art. 35.
"Con questi interventi – afferma il Commissario del Consorzio a Sud di Anagni, Sonia Ricci – il Consorzio intende rappresentare al meglio il proprio ruolo centrale nella prevenzione del rischio idraulico e nella salvaguardia del territorio.
La manutenzione costante dei corsi d’acqua non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta un investimento sulla sicurezza delle comunità, delle infrastrutture e delle attività produttive, a partire da quelle agricole.
Il lavoro portato avanti nei comuni di Montelanico, Anagni e Ferentino è in linea con i programmi delle attività volte ad una sempre più efficace rete idraulica per contrastare i rischi dei fenomeni meteorologici estremi.
Continueremo a operare con la stessa determinazione, perché la cura del territorio rappresenta una vera e propria priorità nelle attività di prevenzione che sempre più devono essere privilegiate a quelle dell'emergenza".







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